venerdì 12 febbraio 2010

(500) GIORNI INSIEME






















Questo film è uno dei più bei film d'amore che ho visto. Ha una regia e un montaggio interessanti, che propongono spesso scene diverse in contemporanea mostrate con lo "split screen". Racconta la storia d'amore di due ragazzi, divisa in 500 giorni, ma li mostra in ordine sparso, dando una caratterizzazione temporale a tratti comica, che comunica perfettamente l'umore del protagonista, il tutto condito da una buona colonna sonora in linea con il tema dell'amore controverso. I protagonisti acqua e sapone contribuiscono a far immedesimare lo spettatore, che si trova d'avanti il clichè del ragazzo innamorato e respinto, ma trattato con indubbia originalità. L'happy ending è dei più classici, e lascia il dubbio su uno dei temi chiave della pellicola: il destino. La protagonista femminile interpreta un personaggio dalla forte personalità, che si nasconde (in modo molto velato) dietro ad un aspetto gracile e solare. Lo spettatore, che si sente subito coinvolto dagli sbalzi d'umore del giovane compagno di lei, sul finale non può che "tornare con un balzo alla realtà" e rimettere in discussione i sentimenti suscitati dalla trama per trarre le proprie conclusioni.

Voto nel suo genere: 8
Voto assoluto: 7 e mezzo

sabato 6 febbraio 2010

SOPRA LE NUVOLE



























Il film si può leggere in due modi. Si può prenderlo come una storiella d'amore e riflessione, che fa pensare riguardo agli affetti famigliari trascurati. Oppure si può interiorizzare il messaggio e farsi del male. Nel film si racconta la storia di un uomo che viaggia tantissimo per lavoro e quindi non ha mai potuto (ne' voluto) una vita stabile con una casa e delle amicizie vere. E' una metafora della vita di moltissime persone che, in gradi e modi diversi, tralasciano ciò che nella vita è davvero importante per rincorrere una carriera lavorativa che non sarà mai all'altezza delle loro aspettative, o un partner che non è destinato a durare. Per un attimo, la trama sembra paragonare l'amore alla panacea, ma chiude poi il film senza happy ending.

Voto nel suo genere: 7

Voto assoluto: 6emezzo

mercoledì 3 febbraio 2010

AVATAR



























La trama è molto semplice e lineare, come molti hanno giustamente scritto ricorda una via di mezzo tra Pocahontas e Balla coi lupi. Ma bisogna pensare che lo screenplay è un'idea del 1995 e che Cameron, il regista, la mise allora da parte per poterci lavorare "quando la tecnologia gli avesse permesso di trasformare in immagini le sue fantasie". L'animazione è la migliore di sempre, realistica al punto che mentre guardi il film con gli occhialini 3D rischi di dimenticarti che stai guardando un film in 3D. Questo effetto è stato additato da molti come un difetto, ma io credo sia un pregio. Sei talmente catturato dalle immagini e dal mondo ricreato da James Cameron che non fai più caso hai particolari. Semplicemente vivi l'esperienza da "dentro". Sei immerso nella storia e nelle scenografie. Tutto il film si regge sulle azioni mozzafiato (l'ultima scena di combattimento dura più di 20 minuti) e dalle scenografie tridimensionali. Belle e apprezzabili anche alcune idee alla base del progetto, come quella che il pianeta sia un enorme essere senziente e che gli esseri viventi più sviluppati possano collegarsi tra loro per ottenere una simbiosi perfetta con delle specie di prese USB organiche Carina l'idea di usare un protagonista che non ha l'uso delle gambe e che si riscatta grazie alla tecnologia. Tra le righe (forse nemmeno tanto velate) ci sono critiche alla guerra preventiva utilizzata dagli USA in medio oriente e rivelatasi una piaga per entrambi i fronti.


Voto nel suo genere: 9 e mezzo

Voto assoluto:8 e mezzo